Perchè questo blog

Da quasi un anno leggo il blog petrolitico di Medo, poi clicco i suoi link e vado da Ugo Bardi su effetto cassandra e da questo passo a leggere attacco al pianeta terra... L'altro mio blog, la scuola dei genitori, era diventato troppo impegnativo. Ho bisogno di un blog più leggero e di maggiore respiro, un blog dove scrivere sciocchezze come che uso i fiammiferi due volte, ma anche che insegno ai bambini cose che mi sembrano buone e utili. Per la maggior parte, visto che non sapevo e non so fare niente, prima devo imparare io...

mercoledì 13 febbraio 2013

Incoerente, incoerente, incoerente!

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli Italiani il Redditest, dando ai virtuosi del risparmio casalingo come ai virtuosi dell’evasione la medesima opportunità di impratichirsi per il Redditometro prossimo venturo. Democratici, ma... a che pro? Sebbene Redditest e Redditometro non siano la stessa cosa, nel senso che il Redditometro sarà ancor più invadente nel raccogliere dati sulle spese personali, un contribuente scaltro potrebbe usare il primo per farsi un’idea di che cosa dichiarare per avere un risultato “coerente”. Capitano, facendo delle prove, anche delle cose strane. I nuclei familiari con redditi bassi, attorno ai 12.000 euro l’anno, facilmente cadono nell’incoerenza dichiarando le spese di una gestione familiare reale: solo la vecchina in affitto all’attico del quarto piano senza ascensore, che a parte casa-riscaldamento-viveri-medicine non spende altro, lei sì che risulta coerente: per forza, respira soltanto! Se la vecchina, contandosi bene gli euro, si concede un soggiorno climatico estivo per respirare meglio, ecco che risulta incoerente. La dichiarazione dei redditi non turba quanto la dichiarazione dei consumi. E’ inquietante, infatti, l’esser giudicati in base a come decidiamo di spendere il denaro. Fa un po’ paura dire tutto, ma proprio tutto in un solo documento. I mille euro in più donati dai nonni alla coppia giovane, francamente sono una discreta questione familiare. Se la vecchietta, sempre la stessa, mangia il semolino ma fa la piega dal parrucchiere anche tutte le settimane, sono altrettanto affari suoi. Uno stato che vuol sapere “che cosa mangio” con i soldi che ho, arrogantemente presume di sapere cosa dovrei mangiare.

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